La Vagina

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  1. dani3000
     
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    “Wolframio (W), Lantanio (La), Fluoro, Iodio e Gallio (FIGa) rappresentano il motore dell'universo”

    - Einstein su relatività della vagina

    “La donna è la struttura deambulante di una vagina”

    - Sommo saggio su vagina

    “Nessun morbo o pestilenza ha mai avuto effetti così nefasti come quella fessura, al punto che nessuno oggi è in grado di prevedere a quale livello di rincoglionimento giungerà mai l'uomo.”

    - Anonimo

    “La differenza fra una caramella Polo e una donna è che la prima è zuccherosa, la seconda è acida... per il resto si tratta pur sempre di un buco con qualcosa attorno.”

    - Piero Angela su figa in diretta su SuPerQuà

    “Tira più un pelo di figa in salita che un carro di buoi in discesa”

    - Detto popolare

    “Oddioddioddioddioddioddioddio!!!”

    - Nerd vedendo una vagina

    La vagina e il cane sono i migliori amici dell'uomo, solo che mentre il cane si presta di buon grado ai giochi dell'uomo, la vagina è raramente concessa allo scopo dall'essere primitivo che la circonda e che si arroga ogni diritto di sfruttamento dell'organo in questione, precludendo così molto spesso i sani bisogni ludici nell'uomo e creando in lui la sindrome del cosidetto "scrotus explodens" o, in alternativa, lo "testiculus periculans nocturnus".
    Pare che il modo migliore per ovviare a questi inconvenienti sia quello di rifornire il simbionte di bigliettoni viola a corso legale sia direttamente, che indirettamente, sotto forma di oro e gioielli (i diamanti vanno per la maggiore, specialmente se sono tre in un unico anello: lì l'uso della vagina viene concesso in modo pressoché illimitato, variabile in proporzione alla caratura delle gemme).
    La passera infuocata.

    Origine della parola

    Il sostantivo Vagina venne inventato nel 1942 dal Colonnello P., in piena seconda guerra mondiale, nelle trincee alleate. Il colonnello P. (P sta forse per Pene o per Pappone Palpachiappe) ebbe la stravagante idea di unire il verbo andare nella sua forma contratta alla seconda persona singolare del presente indicativo (va') e il nome proprio "Gina", che era quello della sua tanto amata serva. Così nacque la parola più famosa della Terra, superando addirittura la parola "gengive", ma a parimerito con la parola Bernarda. La storia ci racconta anche che la Gina rimase molto soddisfatta dal grande cetriolo del fruttivendolo.
    La tipica reazione maschile davanti alla vagina.
    Aspetto

    Alcune splendide fiche prendono il sole nude, appoggiate a un ramo.

    La vagina ha l'aspetto di una marmottina, tranne per gli artigli e i dentoni affilati. La marmottina li ha arrotondati. Alcuni affermano assomigli a una conchiglia e che si possa sentire il mare avvicinandole l'orecchio. In realtà si comporta come una cozza non ben sgusciata, richiudendosi come una tagliola quando cerchi di far perno per aprirla. Qualcuno, per descriverla, dice che abbia due parti: una morbida e una dura. Quella morbida sono le piccole e le grandi labbra, quella dura è farsela dare.

    Le leggendarie trombe di falloppio

    Le trombe di Falloppio suonano festosamente.

    Le Trombe di Falloppio si suonano nei momenti di festa. La loro particolarità è che non bisogna soffiarci dentro per suonarle, piuttosto viene utilizzato un batacchio di dimensioni estremamente variabili a seconda dell'artista che vada a eseguire l'opera e con ritmo che può variare dall'adagio all'allegro andante. Questo dettaglio potrebbe trarre in inganno il lettore meno attento inducendolo a pensare si tratti di campane; Nossignore, sebbene sui generis di trombe si tratta, a conferma, l'esecuzione di una sinfonia basata sulle trombe di falloppio viene meglio conosciuta nel mondo musicale come "trombata".

    Il loro nome deriva dallo scopritore, Mirko Falloppio, che le chiamò tube in onore di sua madre, Miranda Tube, e Falloppio non dal suo cognome, come molti pensano, ma dal cognome di un suo omonimo, di nome Mirko Falloppio.

    Sono anche lo strumento suonato da Elio e le storie tese nella canzone Essere Donna Oggi.


    Le istruzioni per l'uso e manutenzione della figa. Fabbri Editori.

    Usi

    La vagina ha possibilità di utilizzo estremamente limitate :

    * Serve come consolazione e per combattere la verginità

    * All'uomo, serve per nascondere la droga

    * Lucidatura dei pomelli di qualsivoglia genere (anche se un'altra scuola di pensiero prevede l'impiego dell'ano per questo utilizzo).

    * Dietro adeguata elargizione di beni preziosi può essere concessa in leasing ma per un tempo limitato.

    * È l' elemento cardine della Comicità toscana

    * Serve per lavorare in televisione, evitando una lunga e noiosa gavetta. Per ottenere questo scopo è sufficiente darla a uno famoso.

    * Serve per farsi fica......

    * Sotto un regolare contratto con un tal uomo chiamato pappone, può essere venduta a tempo determinato con l'IVA inclusa.

    * Presso le tribù filososfatiche del Polpone è usata come valuta.

    * Ogni pelo riesce a resistere alla forza esercitata da un carro di buoi più di 10000 N. I peli opportunamente tessuti possono essere utilizzati come corazza.

    Inquietanti analogie e forti sospetti sull'innocuità della suddetta.

    Qualsiasi altro uso è vietato dalla legge Fini-Giovanardi del 2006. Attualmente è in corso di approvazione alla Camera dei Deputati presso Palazzo Montecitorio la legge Buttiglione-Mastella che ne disciplinerà l'uso ma soprattutto andrà a riempire tutti i vuoti legislativi rimasti.

    La vagina si presenta sotto forma di triangolo isoscele, triangolo equilatero, rettangolo e talvolta trapezio scaleno con baricentro nel monte di Venere.

    Manuale d'uso

    Talvolta è sconsigliabile l'utilizzo della vagina senza il consenso della legittima proprietaria (anche se non sempre: dipende da quanto siete pratici).

    Leggere bene per comprendere benefici ed effetti collaterali.

    "Pensare alla fica può portare alla cecità. Avere la fica sopprime la mente e porta a una assuefazione totale al potente Dio-fica. Leggere il Foglietto illustrativo prima, durante e dopo l'uso. Evitare, dopo l'uso, l'utilizzo del foglietto per ripulire. Evitare l'uso come preservativo del foglio illustrativo (ci abbiamo provato e fidati, non funziona). Può provocare in certi individui uno stato di distrazione e inebetimento permanente". Tratto da: "Il vangelo secondo mio cuggino (e secondo lui è il kamasutra)".

    NOTA: l'uso scorretto o/e prolungato provocano: disturbi ai lobi delle orecchie, la perdita dei 3 più importanti sensi (uditivo,odorativo e visivo), diarrea a valanga, dolori mestruali e avrete la stessa sensazione di quando l'Italia ha vinto i mondiali.

    Le gnocche e la società

    La locandina del pluripremiato film V for Vagina.

    Tra loro

    Un fatto riscontrato in più o meno tutto il globo, soprattutto quello emerso, è che le gnocche si riuniscono in grandi quantità nei luoghi meno consoni alla loro presenza, quali l'ufficio del terzo piano o la classe dall'altra parte del cortile, mancando in punti nevralgici del sistema, come sotto la scrivania o nello sgabuzzino per una sveltina. Difatti esse per aumentare l'effetto che hanno sui portatori di testosterone si insediano in un luogo lontano e anche un po' irraggiungibile, come un eremo, nel quale l'accesso è vietato da qualsiasi punto di vista alle persone interessate. Ma per me ve ne potete pure fottere.

    Con gli altri

    La gnocca DOC di solito è o stupida o diabolicamente cattiva: la prima la dà dopo il secondo bicchiere, ma vien ben presto accalappiata da un energumeno che è il triplo di Cassius Clay (vedi Muhammad Alì) e ha lo stesso cervello di un tronista. Il secondo tipo invece non te la dà neanche se piangi in arabo appeso per il pene alla Tour Eiffel. Un tipo particolarmente simpatico sono quelle sia gnocche che cattive: se ne incontri una così, puoi diventare emo e perdere ogni speranza di raggiungere qualcosa. È un fatto appurato inoltre che le amiche delle gnocche sono brutte come le Creature Gelatinose, se addirittura non lo sono.

    * Talvolta può venire utilizzata come soprammobile nelle case borghesi.

    Sinonimi

    Boschetto. La versione ambientalista della vagina, tra le più richieste
    Buco. Uno storico libro per far conoscere la vagina anche ai bambini.
    Passera. La passera deve essere liscia. Sempre!

    Paese che vai, vagina che trovi....

    * Aiuola: la preferita dagli ambientalisti. Decora le città e dona un piacevole tocco di eleganza ai giardinetti urbani
    * Amichetta o Michetta: nel primo caso è così detta perché conforta, la seconda è riferita all'omonimo panino tondo, perché buona come il pane
    * Babbu: versione stupida nel dialetto catanese. Infatti viene così chiamato anche una persona di scarsa intelligenza; ad esempio "'U Babbu di to' soru" significa "quello stupido di tua sorella"
    * Baccalaru (baccalà): versione ittica siciliana. Si usa consumarlo col limone. Attenzione alle spine
    * Baccennariu: Sicilia
    * Barbisa: dialetto lombardo
    * Bernarda: nome proprio di vagina. Da non confondere con San Bernardo, è un altra cosa
    * Bigiojra: rivisitazione piemontese. La sua pronuncia è tutt'ora ignota
    * Brigna: ancora piemontese
    * Boschetto: cfr. Aiuola. Come la prima è molto amata dagli ambientalisti, la differenza sta nell'essere più cospicua
    * Brigna: dialetto lombardo-piemontese. Viene detta anche Broegna
    * Buco: in tempo di guerra ogni buco è trincea; in tempo di carestia, ogni buco è galleria.
    * Castagna: versione autunnale. Spinosa, ma molto piacevole, specie se riscaldata nell'apposita padella
    * Cestella, Cestunia e Gisberra: versione campana arcaica ormai usata da ben pochi
    * Ciaccarella: rivisitazione agronocerina (campania). In Sicilia si usa la variante Ciaccazza, una sorta di pessima Ciaccarella
    * Ciomma: rivisitazione campana (molto rara)
    * Cianno: si usa nel dialetto Foggiano. La sua citazione più usata: "ù ciann d mamm't!"
    * Cicala: versione zoologica, molto amata dagli entomologi; usa frinire, specie d'estate, stagione degli accoppiamenti. Si usa in Toscana
    * Ciogna: è risaputo che i bambini li porta la Ciogna. Usata nel dialetto Ascolano
    * Ciola: versione lucana. Da non confondersi con la Ciolla che è tutta un'altra cosa
    * Ciorciola: versione trentina
    * Ciornia : versione di origine incerta, forse russa. Famoso il coro dedicatole "Ochi Ciornie". Largamente usata dai redattori di "Le Ore", "Caballero" e "Climax Color", fogli carpentieristici pre-internet.
    * Ciuetta (civetta): versione rapace, ma anche dolomitica. Viene anche citata nell'inno dell'Ascoli
    * Cocchia: rivisitazione centro-marchigiana ispirata alla moglie del carro (o cocchio)
    * Cosetta: versione maliziosa
    * Cunnu: versione sarda
    * Curciu: versione salentina nel linguaggio comune
    * Faddacca: dialetto siciliano
    * Fagiana: versione pennuta amata dai cacciatori. Viene usata nel ferrarese da cui la richiesta: "Posso impallinarti la fagiana?"
    * Farfalla o Farfallina: versione zoologica, molto apprezzata dagli entomologi
    * Fedda (fetta): Siciliano, spesso pronunciato come "Si' 'na bedda fedda 'i Muluni" (sei una bella fetta di anguria)
    * Fernanda: versione di Mike Bongiorno
    * Fessa: cfr. Babbu. Altra versione particolarmente stupida. In Calabria diventa Fissa, cioè immobile
    * Fica: rivisitazione toscana, si legge fi'c'a, come sostiene Nanni Moretti, oppure ficha, fia o fiha, secondo altre lezioni. Celebre la moglie di Shrek, Fiona (Ficona)
    * Figa: classico dei classici
    * Finferla: abbreviazione di finta ferla, cioè finto fungo
    * Fiorellino: per gli hippy e gli amanti della natura. Celebre in merito la canzonetta porno di Francesco De Gregori, Buonanotte Fiorellino

    Fiorellino. Non hai creduto alla storiella dell'ape e del polline, vero?

    * Folpa: rivisitazione veneto-ittica
    * Fragola: versione agricola
    * Fregna affermazione tipicamente piemontese (poco gentile)
    * Fresca: molto apprezzata in estate. Tipica in Abruzzo
    * Frice: vera figa friulana
    * Frisillu: versione salentina (seconda) nel linguaggio femminile, delle nonne soprattutto
    * Fritoea: rivisitazione agricola veneta
    * Iolanda: nome proprio di vagina. Rivisitazione in chiave Luciana Littizzetto
    * Giangiacoma: ancora un nome proprio di vagina. Espressione molto in voga nella Città senza Nome. Detta anche Ciuffa in età da asilo, ma è piuttosto rara (a differenza del Messié Parblé)
    * Gigia: Ulteriore nome proprio di vagina. Si usa in Veneto per indicarne una particolarmente sfigata.
    * Gnocca: insieme ai Tortellini, un tipo di pasta ripiena molto apprezzata dagli intenditori. Si usa dire "Che Gnocca!" ad un bel piatto di pasta
    * Grotta: per speleologi
    * Guersa: gergo portuale genovese
    * Kracatoa: tipica orientale... molto esplosiva!
    * Micia: a differenza della topa, miagola
    * Mona: dal quadro di Leonardo Da Vinci, la Mona Lisa. Si usa in Veneto
    * Mozza: priva di arti. Tipica di Carrara
    * Mussa: dal francese mousse. Si usa in Liguria
    * N' tacca: Campania
    * Nicchiu o Nacchiu: Messina e dintorni. In Calabria si usa chiamarla Nnicchiu
    * Nerciu: versione salentina (terza) nel linguaggio maschile arso
    * Pacchio: catanese (siculo)
    * Pacciocciu: rivisitazione sassarese
    * Palisse: Rivisitazione friulana
    * Panole: rivisitazione agricola friulana
    * Parusoéa: sempre veneto, etimologia incerta
    * Passera: cfr. Fagiana. Versione avio-zoologica molto apprezzata
    * Patacca o Petacchia: versione monetale, di poco valore. Dialetto Romagnolo
    * Patanacca: versione genovese (carlofortina, molto volgare)
    * Patata: ottima nell'insalata e nel minestrone. Di solito si fa lessa o fritta. La versione più "giovane", la Patatina, si trova chiusa in confezioni argentate ed è di solito molto salata
    * Patonza: versione internazionale
    * Paparedda (piccola papera): cfr. Fagiana, versione pennuta. Molto in voga in Sicilia
    * Perdesca : versione potentina
    * Pesce: versione ittica tarantina. Da non confondere con il Pesce, la sua controparte maschile. In Campania si usa la variante Pescia
    * Petèra : versione massese
    * Pettinissa: letteralmente pettinata. Si usa in Calabria e provincia
    * Piccione: versione zoologica molto in voga al Sud. In Calabria con la variante Picciuni
    * Picu: altra versione pennuta, prettamente salentina
    * Pillittu: utilizzato nell'entroterra sardo
    * Pilu: autentica versione calabrese. Nota grazie alla campagna elettorale di Cetto Laqualunque: "Cchiù Pilu ppi' tutti"
    * Pisciotta: rivisitazione campana. In lucano si usa la variante Pisco, da non confondersi con la prima persona singolare di pisciare - piscio - cosa ben diversa. In Puglia si usa anche Piscianno, variante usata da Bari in su, che è la terza persona plurale
    * Poscia: sinonimo ottocentesco di poi, forse per il fatto che alla domanda "Me la dai?" la risposta di solito era appunto "Poscia!". Tale termine è ancora usato in Campania
    * Pota: rivisitazione bergamasca doc, nonché famoso intercalare. A Livorno si usa l'analoga Potta, in alternativa a "fia"

    Lo storico logo.

    * Pottaminchie (porta-peni): Sicilia, Catania e dintorni
    * Pucchiacchia o Pucchiacca: nota in Campania
    * Puscio: espressione lucana
    * Pri- (o Pi-)stiddru (pistillo): cfr. Fiorellino. Altra rivisitazione in chiave botanico-floreale. Si usa nel cosentino
    * Prugna: altra versione agricola. Da prendere in modiche dosi, se abusata può essere causa di forti effetti lassativi
    * Qualsiasi parola terminante in -e- purché inserita in una frase ricca di ammiccamenti e gestacci: sì i friulani pensano solo a quella...
    * Sarda: cfr. Baccalaru, dal nome del pesce da consumarsi sotto sale. Tipica la frase T'alliccassi 'a sarda (leccherei con piacere la Sarda), che indica il gesto compiuto dai gatti con tale pesce. In uso in Sicilia
    * Sciacca: deliziosa località della costa sud della Sicilia, nota per il proverbio nun c'è sciroccu senza acqua, nun c'è fimmina senza sciacca (non c'è Scirocco senza pioggia, non c'è donna senza Sciacca)
    * Senca: abbreviazione di Seneca. Campania
    * Sgniacchera: versione ferrarese
    * Sorca: tipica esclamazione romana su bella ragazza
    * Sticchio: termine riferito alle sacre piaghe dei martiri, si dice infatti Sticchio di Santo. Usato in Sicilia
    * Su toppi: versione sarda
    * Susine: cfr. Prugna. Rivisitazione agricola friulana
    * Tacca : amata dai cacciatori che amano mettersela sul proprio fucile ad ogni preda presa. Si usa presso La Spezia
    * Tana: cfr. Buco. Rifugio nei tempi bui, chiunque vorrebbe averne una in cui ripararsi. Si usa dire anche "Donna nana tutta tana!!!"
    * Topa: da non confondere con la pantegana
    * Trattore, treno, autostrada Firenze mare, galleria del monte Bianco, quell'affare là, azienda, gattina, chitarrina, passerottina, fisarmonica, passerotta, mona, picchia, crepaccia, pucchiacca, tacchina, topa, sorca, patonza (due volte), bernarda, gnocca, gnacchera, anonima sequestri, vagina, vulva : versione Benigni
    * Ubicazione per pene : versione geografica
    * Udda: in versione sarda. Da qui il tipico detto "Chi ha orecchie per udire udda".
    * Verzella: piccola Verza. Ottima in insalata. Versione barese

    La variante che squittisce

    Topolino mentre lecca la topa.

    La topa, una delle tante versioni della vagina, è una delle più alte forme di divertimento mondiali.

    L'Italia, da sempre, è esportatrice mondiale numero uno di topa, (seguita al 2° posto dalla Russia), famosissime sono la topa di Monica Bellucci, di Elisabetta Canalis, e di Brigitta Bulgari, quest'ultima pur se non proveniente dall'Italia, è comunque molto importante in quanto l'Italia è da sempre anche grande fonte di pornostar, come appunto la Bulgari.

    Curiosità

    * Il record mondiale di tope spetta ad Antonio Chiedila.
    * La topa è argomento fondamentale delle canzoni di Ligabue, Gianna Nannini e Vasco Rossi.
    * La topa è considerata dalla NASA alla stregua di una calamità naturale
    * La topa è, al pari dell'alcool, considerata da molti, causa e soluzione di tutti i problemi.
    * È stato dimostrato scientificamente che la quantità di topa ottenuta da ciascun essere umano di sesso maschile è inversamente proporzionale alla quantità di calli presenti su Federica.

    Lezione del cazzo, no scusate, della figa

     
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